di Attilio Grieco  ——

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Agnes Baden-Powell, sorella minore di Robert, è un personaggio generalmente poco conosciuto nell’ambiente scout e che spesso viene messo in ombra dalla più celebre cognata Olave. Molti pensano che il Guidismo debba tutto ad Olave, ma questo non è esatto. Infatti Olave arrivò diversi anni dopo, quando le basi del Guidismo erano già state poste da Agnes. la quale, in collaborazione con il fratello, aveva dato avvio all’associazione delle Guide, aveva messo in piedi il primo comitato organizzatore, aveva scritto i primi documenti e il primo manuale, aveva ideato l’uniforme e disegnato i distintivi delle Guide, dando così la sua impronta personale al nascente Guidismo. Fu sempre Agnes a fondare ufficialmente l’associazione delle Guide britanniche, che storicamente è stata la prima associazione di Guide nata nel mondo.

 

 L’educazione

Agnes Smyth Baden-Powell era nata il 16 dicembre 1858, poco meno di due anni dopo la nascita di Robert e poco più di un anno prima della nascita dell’ultimo fratello, Baden Fletcher Smyth, al quale Agnes fu sempre molto legata e con il quale condivise diversi interessi. Agnes fu l’unica femmina della numerosa nidiata di figli del professore Baden Powell e di Henrietta Grace Smyth, dato che due bambine, nate in anni precedenti, erano mancate in tenera età.

Il professore Baden Powell morì nel 1860, all’età di 63 anni, quando Agnes aveva solo due anni, lasciando la moglie Henrietta, che aveva allora 36 anni, con numerosi figli ai quali provvedere: 7 erano i figli viventi del loro matrimonio (altri 3 erano morti in tenera età) e, oltre a essi, vi erano altri 4 figli di un precedente matrimonio del professore. Henrietta dovette darsi molto da fare per tirare avanti dignitosamente i numerosi figli, per i quali ambì sempre alti traguardi. Per nobilitare la famiglia, alcuni anni dopo Henrietta cambiò il cognome e vi aggiunse il nome del defunto marito, per cui la famiglia da Powell divenne Baden-Powell.

Agnes non andò a scuola ma fu educata a casa insieme ai fratelli Robert e Baden Fletcher, una pratica comune per quei tempi. In casa Agnes imparò a leggere, a scrivere, a cantare e molte altre cose ancora dalla madre e da Fraulein Groffel, la governante tedesca che viveva in casa con la famiglia. Nei giorni di festa veniva in casa un tutore che insegnava ai bambini matematica, greco e latino.

Per sopperire alle difficoltà in cui si trovava, Henrietta riuscì ad ottenere qualche aiuto economico e qualche borsa di studio, ma utilizzò queste risorse per far studiare i figli maschi. Infatti, terminati gli studi, i fratelli maggiori, Warington e George, entrarono in marina e successivamente tornarono a Londra, uno come avvocato e l’altro come uomo politico. Robert e Baden Fletcher entrarono nell’esercito, mentre Frank intraprese una carriera artistica. Il sesto fratello, il terzogenito Agustus, era morto di tubercolosi nel 1863, all’età di 13 anni.

Agnes invece rimase in casa con la madre. Tuttavia, anche se non ebbe modo di frequentare le scuole, la sua educazione e la sua istruzione furono ugualmente ben curate, grazie anche all’elevato livello culturale vissuto in famiglia. Infatti il salotto di casa Baden-Powell era frequentato da intellettuali, scrittori e artisti.

A causa delle non floride condizioni economiche della famiglia, Agnes, pur avendo ricevuto delle proposte di matrimonio, non ebbe la possibilità di sposarsi dato che la famiglia non era nelle condizioni di poterla provvedere di una dote adeguata, un handicap insormontabile per gli usi e la mentalità di quei tempi.

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Gli interessi di Agnes

Come tutte le ragazze dell’età vittoriana, Agnes studiò musica e lo strumento nel quale eccelleva era il violino. Ma suonava bene altri sei strumenti fra i quali il pianoforte e l’organo. Aveva una inclinazione per le lingue, antiche e moderne, e ne studiò undici, fra cui il latino, il greco, l’ebraico, il persiano, il francese, l’italiano. Fece parte anche della Società Dante Alighieri che, allora come oggi, diffonde nel mondo la conoscenza della lingua e della cultura italiane.

Agnes conobbe e frequentò Guglielmo Marconi e seguì attentamente i suoi esperimenti con la radio. Si conserva ancora una lettera che nel marzo 1899 Agnes scrisse a Marconi per congratularsi con lui del successo dei primi esperimenti di trasmissioni radio attraverso la Manica. Marconi, la cui madre era di nazionalità britannica, effettuò lunghi soggiorni in Inghilterra e per un breve periodo corteggiò Agnes, ma la cosa poi non ebbe alcun seguito.

La grande passione di Agnes era la storia naturale. Allevava api in un alveare da lei personalmente disegnato e posto su una finestra di casa con l’apertura verso l’esterno in modo da poter osservare la vita dei piccoli insetti. Agnes vinse anche diversi premi per il miele prodotto dalle sue api.

In casa aveva una colonia di uccelli che volavano liberi nelle stanze. Per anni ebbe un passero particolarmente affezionato a lei e che veniva a posarsi sulla sua spalla. Aveva poi una collezione di farfalle e alcune di esse svolazzavano libere per la casa. Agnes amava molto anche la botanica e aveva un’ampia collezione di fiori da lei raccolti e poi messi a seccare. Era abile nei lavori manuali, disegnava e dipingeva e diversi suoi acquarelli sono tuttora conservati.

In una famiglia dove i fratelli praticavano numerosi sport, sarebbe stato strano se anche l’unica femmina non lo avesse fatto e quindi Agnes imparò a nuotare, pattinare, andare in bicicletta, cavalcare, pescare, tirare al bersaglio, giocare a tennis, a golf, condurre una barca a vela.

Il fratello più giovane, Baden Fletcher, era appassionato di aeronautica e, durante la guerra con i Boeri, aveva sperimentato con successo l’utilizzo dei palloni aerostatici. Agnes si appassionò a questo nuovo mezzo di trasporto e accompagnò frequentemente il fratello nelle sue ascensioni in pallone. Poi, con lo sviluppo degli aerei, sia lei che il fratello aggiunsero anche questo mezzo alle loro passioni. Agnes aderì alla “Women’s Aerial League”, la branca femminile della “Aerial Ligue of the British Empire”, e fece parte del suo Comitato Direttivo. Quando, nel 1937 Baden Fletcher morì, Agnes ne volle onorare la memoria creando un premio legato alle conoscenze aeronautiche, il “Baden-Powell Memorial Prize”.

Agnes viaggiò spesso in Gran Bretagna, recandosi in visita a parenti e conoscenti. Compì una crociera in Mediterraneo per osservare una eclissi totale di sole e nel 1901 viaggiò con la madre fino in Sudafrica invitate (e spesate) dal fratello Robert, divenuto famosissimo per l’assedio di Mafeking.

Le “Girl Guides”

Il 29 settembre 1909, nel corso del primo grande raduno di Scouts al Crystal Palace di Londra, un gruppetto di ragazze chiese a Baden-Powell di organizzare qualcosa di specifico per loro. Baden-Powell aveva previsto fin dall’inizio che lo Scautismo fosse aperto anche alle ragazze, ma questa richiesta fu per lui la spinta per iniziare a studiare più a fondo le possibilità che lo Scautismo poteva avere per le ragazze. Per gli Scouts lo sviluppo era stato spontaneo e impetuoso, ma per le ragazze questo sviluppo non si era prodotto nella stessa misura. Infatti a fronte di circa 110.000 Boy Scouts registrati dopo un anno presso il Quartier Generale britannico, le Girl Scouts registrate erano circa 6.000. Segno evidente che da un punto di vista organizzativo occorreva procedere diversamente e che andava studiata una realizzazione specifica per le ragazze.

Baden-Powell parlò con la madre e con la sorella delle possibilità dello scautismo al femminile. Poi iniziò a stabilire delle linee di azione, la prima delle quali fu di creare per le ragazze un movimento completamente staccato, totalmente indipendente da quello per i ragazzi e anche con un nome differente: “Girl Guides”, le Guide. Inoltre vide che con le ragazze non era possibile attuare il sistema utilizzato con i ragazzi, i quali da soli avevano trovato degli adulti come capi e questi, a loro volta, avevano formato dei Commissariati per una migliore organizzazione del Movimento a livello locale. Baden-Powell pensò che per le ragazze bisognava invece utilizzare il metodo inverso e quindi era preferibile che venissero prima formati dei Commissariati da signore interessate al Guidismo. Queste signore avrebbero poi dovuto trovare altre signore, o signorine, più giovani che sarebbero state le Capo dei Riparti Guide.

Però il problema che assillava Baden-Powell era chi avrebbe organizzato tutto questo. Propose ad un paio di signore di sua conoscenza di occuparsi dell’organizzazione delle Guide, ma senza successo. Lo propose allora a sua sorella Agnes, la quale fu molto esitante ad accettare la proposta. Infatti aveva ormai passato i 50 anni, viveva una vita piena di impegni e di interessi e non aveva mai avuto responsabilità dirette di organizzazione o di gestione.

In quegli anni Agnes era Vice Presidente della “Westminster Red Cross” ed aveva fondato un “Girls’ Emergency Corp” basato sulle idee dello “Scouting for boys”. Inoltre nel 1908 Agnes aveva personalmente fondato un Riparto Scout, nell’attesa che poi arrivasse un uomo che potesse occuparsene. Ma tutto questo era poca cosa rispetto all’idea di lanciare nella Gran Bretagna di allora un movimento femminile parallelo allo Scautismo. Alla fine, cedendo alle insistenze del fratello, Agnes accettò e a 52 anni si impegnò a fondo in questa nuova avventura.

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L’ambiente vittoriano

Agli inizi del 1900, per la mentalità corrente le ragazze e le donne dovevano essere docili, remissive e dedite ai lavori casalinghi. L’opinione popolare di quegli anni aveva molti pregiudizi e non vedeva assolutamente di buon occhio che delle ragazze vivessero esperienze come quelle degli Scouts, perché temeva che ne sarebbero state trasformate in maschiacci maleducati.

Erano poi gli anni in cui in Gran Bretagna era molto attivo il movimento delle “suffragette”, un movimento che reclamava per le donne una maggiore uguaglianza con gli uomini e il diritto di voto. La maggioranza dell’opinione pubblica era piuttosto contraria alle suffragette anche perché spesso queste compivano manifestazioni e proteste clamorose come incatenarsi a ringhiere, incendiare cassette postali, rompere finestre e simili. Il rischio era che, per l’opinione pubblica, le idee che erano dietro il movimento delle Guide venissero accomunate con le idee delle suffragette. Infatti qualche giornale, come “The Spectator”, vedendo qualcuna della primissime “Girl Scouts” aveva definito questa iniziativa come “sciocca e perniciosa”. “The Spectator” pubblicò anche alcuni violenti scritti contro l’esistenza delle “Girl Scouts”, di Violet Markham, una attivista anti-suffragette, la quale scrisse fra l’altro: “Le ragazze non sono ragazzi e l’educazione che sviluppa le qualità maschili negli uni può condurre alla negazione della femminilità nelle altre”.

Il carattere dolce di Agnes Baden-Powell fu molto utile per contrastare queste opinioni, anche perché Agnes creò un programma di attività che da un lato cercava di soddisfare le esigenze delle ragazze, desiderose di vivere l’avventura dello scautismo, ma dall’altro lato rassicurava e otteneva l’approvazione dei loro genitori. Preoccupata dalla polemica che era nata, Agnes scrisse al “The Spectator” e, dopo uno scambio di lettere, il giornale cambiò completamente opinione scrivendo: “In precedenti occasioni abbiamo pesantemente condannato l’organizzazione delle Girl Scouts, in particolare se hanno degli uomini come capi. Lo schema delle Girl Guides di Miss Baden-Powell contiene invece una proposta completamente differente e risponde pienamente alle obiezioni che avevamo fatto in precedenza”.

L’azione di Agnes

Agnes iniziò il suo nuovo incarico nell’aprile 1910, fondò l’associazione delle Guide, di cui divenne Presidente, e mise in piedi un Comitato del quale chiamò a far parte nobildonne e dame della buona società. Con un prestito di 100 sterline, che le fece l’associazione scout, affittò una stanza dove organizzò un piccolo ufficio per l’associazione delle Guide con l’aiuto di una segretaria retribuita, miss Macdonald.

Agnes ideò l’uniforme delle Guide, disegnò personalmente molti dei distintivi, ideò le prove di Classe e tutta l’organizzazione iniziale del Guidismo. Concluse poi un accordo con l’editore Pearson, che pubblicava libri e riviste per gli Scouts, e ottenne di disporre gratuitamente, fin dall’agosto 1910, di due pagine nel settimanale femminile “Home Notes”. Queste pagine furono il primo bollettino ufficiale delle Guide, fino a quando la nuova associazione non fu in grado di stampare una propria rivista.

Alla fine del 1910 l’associazione delle Guide aveva ormai messo in piedi una sua organizzazione, analoga, anche se meno sviluppata, di quella dell’associazione parallela degli Scouts. Il Comitato organizzativo chiese delle linee guida più chiare e Agnes preparò un foglio informativo sul Guidismo, il “Pamphlet A”, seguito a distanza di poco tempo dal “Pamphlet B” che illustrava alle ragazze come far comprendere ai loro genitori l’utilità e l’importanza del Guidismo.

Agnes viaggiò in lungo e in largo in tutta la Gran Bretagna, partecipando a incontri e raduni e nominando Commissarie e Segretarie in tutto il paese. Era spesso al campo con Riparti di Guide, scriveva articoli per la rivista delle Guide ed era sempre attiva per propagandare verso l’opinione pubblica l’importanza della formazione impartita nelle Guide. I frutti di questo lavoro non tardarono ad arrivare infatti al primo censimento, effettuato nel 1916, l’associazione delle Guide contava oltre 40.000 iscritte e nel 1919 il numero delle iscritte si era triplicato arrivando a 120.000. Le basi poste da Agnes furono evidentemente molto solide perché dieci anni dopo, nel 1929, le Guide avevano ampiamente superato gli Scouts con 518.826 iscritte a fronte dei 397.648 iscritti degli Scouts.

Un manuale

Però il movimento delle Guide era privo di un suo libro di base. Per supplire a questa mancanza e anche a seguito di numerosissime richieste, nel maggio 1912 Agnes pubblicò il manuale “How Girls can help to build up the Empire – The Handbook for Girl Guides” (“Come le ragazze possono aiutare a costruire l’Impero – Il Manuale per le Guide”). Un titolo che oggi suona certamente piuttosto strano per le nostre orecchie, ma che in quel momento e con la mentalità di allora fu molto utile per convincere tanti genitori riluttanti a consentire alle loro figlie di iscriversi nelle Guide. Il libro, di 475 pagine, era un adattamento dello “Scouting for boys” dove Agnes, in collaborazione con il fratello, aveva eliminato diversi capitoli, aveva sostituito personaggi maschili con personaggi femminili e aveva introdotto nuovi capitoli riguardanti la puericultura, la cura dei malati, l’economia domestica e altre occupazioni più tipicamente femminili.

Agnes nel suo manuale poneva la questione del ruolo della donna nella società, ruolo che, secondo l’autrice, non poteva essere confinato esclusivamente nella casa e nella cura dei figli, come invece avrebbero voluto i benpensanti dell’epoca. Inoltre, con il suo manuale, Agnes seppe evitare sia le posizioni estremiste delle suffragette, sia le posizioni troppo rigide dei benpensanti, indicando per le ragazze un ruolo attivo non solo nella famiglia ma anche nella società. Nel primo capitolo Agnes scriveva: “Le ragazze non fanno bene ad imitare i ragazzi. Non bisogna essere una cattiva imitazione. È certamente molto più raffinato essere una vera ragazza, come nessun ragazzo può essere. Piace una ragazza che è dolce e tenera e che può amabilmente rincuorare quando si ha una sofferenza. Certe ragazze amano lo scautismo, ma lo scautismo per le ragazze non è lo stesso di quello per i ragazzi”.

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L’arrivo di Olave

Nel 1912 Robert Baden-Powell sposò Olave St Clair Soames. Dopo un primo tentative fallito, nel 1916 Robert chiese al Comitato delle Guide di assegnare un incarico alla moglie e ottenne che Olave fosse nominata Commissaria per la Contea del Sussex. Olave assolse molto efficacemente questo incarico e due anni dopo fu nominata “Chief Commissioner”. Da questo momento iniziò la sua ascesa nel movimento delle Guide. Fra le due cognate non correva molta simpatia e, poco a poco, Olave assunse ruoli di sempre maggiore responsabilità nel Guidismo. A questa ascesa di Olave corrispose una lenta uscita di scena di Agnes.

Purtroppo vi furono anche diversi dissapori ed episodi sgradevoli accaduti fra Agnes, il fratello e la cognata, come quando Robert ed Olave vietarono ad Agnes di intervenire al primo Campo Mondiale per Guide e Capo, che si tenne nel 1924 a Foxlease nell’Hampshire. Olave, temendo che Agnes partecipasse ugualmente nonostante il divieto, incaricò Grace Browning, membro del Comitato, di bloccare Agnes e di evitare che incontrasse le Capo dei contingenti stranieri. Ma Agnes, eludendo i divieti e la sorveglianza di Grace Browning, riuscì ugualmente a partecipare al campo e ad incontrare alcune Capo straniere. Quando, alcuni giorni dopo, Robert incontrò la sorella le disse che, se si fosse ripetuto un episodio del genere, questo le sarebbe costato l’incarico di Vice Presidente dell’associazione delle Guide. Ma Agnes non se ne diede per inteso e continuò ad incontrare Guide, Capo e Commissarie.

Tim Jeal, storico dello scautismo, afferma che, oltre a una mancanza di simpatia reciproca, Olave vedeva in Agnes un ostacolo per la sua ambizione di diventare per il Movimento delle Guide ciò che suo marito rappresentava per il Movimento degli Scouts. Quindi Olave non solo cercò di sbarazzarsi di Agnes ma, poco a poco, mise anche da parte tutte le Commissarie e le Capo che nei primi anni avevano collaborato con Agnes, a partire da Miss Macdonald, la prima segretaria delle Guide, e da Mrs Agatha Blyth, che aveva fondato la prima scuola per le Capo (The Girl Guide Officers’ Training School).

Nel febbraio 1918 un nuovo manuale, “Girl Guiding”, scritto da Robert Baden-Powell, sostituì il libro scritto da Agnes, libro che anni dopo Olave, nella sua autobiografia, definì “il piccolo pastrocchio blu” dal colore della copertina del manuale di Agnes, sorvolando sul fatto che quel libro era dovuto anche a suo marito Robert!

Agnes si dimise dall’incarico di Presidente per consentire alla principessa Mary, figlia del Re Giorgio V e sostenitrice entusiasta delle Guide, di divenire Presidente dell’associazione e, nel 1920, il Comitato la nominò Vice-Presidente, un incarico puramente onorifico che Agnes mantenne fino alla sua morte. Agnes rimase ancora qualche anno nel Comitato, ma nel gennaio 1924 Robert fece in modo che fosse sostituita. Agnes avrebbe voluto ricevere il titolo di “Commandant General”, invece Robert e il Comitato lasciarono cadere la sua richiesta.

Il declino

Agnes, nonostante fosse stata profondamente ferita da come era stata messa da parte e dal modo con cui era stata trattata da alcuni membri del Comitato, continuò silenziosamente a seguire gli sviluppi del Movimento delle Guide, intervenendo a incontri e raduni. Si autodefiniva “la nonna delle Guide”. Molte fotografie la ritraggono in uniforme in mezzo alle Guide, ai campi o in altre occasioni, fino quasi ai suoi ultimi giorni. Fino agli 80 anni trascorreva lunghi periodi in tenda, campeggiando con Riparti e con Commissariati.

Oltre ad occuparsi delle Guide, Agnes fu estremamente attiva nella vita sociale, partecipando a incontri, a feste danzanti e mantenendosi attiva anche con l’attività fisica. Agnes morì il 2 giugno del 1945 all’età di 86 anni e fu sepolta nel cimitero londinese di Kensal Green, nella tomba di famiglia, dove però nessuna iscrizione ne riporta il nome.

Agnes Smyth Baden-Powell viene raramente ricordata quando si parla della storia del Movimento delle Guide, eppure si devono al suo impegno e ai suoi sacrifici disinteressati la nascita delle Guide e tutta l’impostazione iniziale del Guidismo. Rose Kerr, una delle prime dirigenti del Movimento delle Guide, dopo la sua morte scrisse: “Senza il suo coraggio, la sua originalità e il suo lavoro instancabile nei primi anni, il ramo femminile dei Boy Scouts non avrebbe mai trovato la sua strada e non sarebbe mai diventato la grande forza che esso è oggi”.

 

 

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