“50 anni di storia della F.S.E.” di Attilio Grieco
“Leggere le tracce – Guide e Scouts d’Europa nella Fraternità internazionale” – 2007 ed.Paoline
La «Fédération du Scoutisme Européen» (F.S.E.)
Un incontro
Nel novembre 1956, per la festività di Tutti i Santi, si incontrano a Colonia, in Germania, una trentina di giovani scouts tedeschi. Una parte di essi sono cattolici e una parte protestanti. Negli anni precedenti hanno avuto contatti con gli «Europa-Scouts», fondati nel 1952 in Austria, ma sono profondamente delusi dal loro scautismo aconfessionale, senza forti ideali, poco fedele agli insegnamenti di Baden Powell e diretto interamente da una struttura accentrata a Vienna, in Austria.
Questi giovani hanno sofferto per la guerra e si trovano ora a vivere in un periodo di pace instabile, in piena guerra fredda fra le democrazie dell’Europa occidentale e i regimi comunisti installati nell’Europa orientale. Essi vogliono invece creare un movimento che consenta di realizzare una comprensione migliore fra tutti i giovani. Sono coscienti che il rifiuto di Dio da parte delle nazioni moderne, la tendenza a subordinare la fede all’interesse nazionale o alla volontà generale o alla ragione di Stato, l’idolatria della razza e delle nazionalità, hanno portato ad una divisione dell’Europa, facendole perdere di vista la dimensione del suo bene comune e sanno bene che tutto ciò ha portato all’immensa catastrofe della guerra mondiale della quale essi sono stati ad un tempo testimoni e vittime.
La fondazione
Questi giovani scouts, cattolici e protestanti, che si incontrano in un centro giovanile situato nella Macchabeustrasse a Colonia, vogliono invece uno scautismo più fedele agli insegnamenti di Baden Powell e che abbia una chiara connotazione cristiana perché la fede cristiana è alla base della civiltà europea. Tutti i presenti si trovano d’accordo sulla proposta che la loro associazione scout abbia una base cristiana, che sia aperta alla dimensione europea e che vi è la necessità di creare una federazione per riunire altre associazioni nazionali autonome basate sugli stessi principi. Quindi decidono nuovi principi e nuove regole per l’associazione tedesca «Bund Europäischer Pfadfinder» (B.E.P.), nata un paio di anni prima, e creano una federazione, la «Fédération du Scoutisme Européen» (F.S.E.), per riunire le associazioni straniere che chiederanno nel futuro di aderire. Da notare che il verbale di questo incontro è redatto in tedesco ma il nome della nuova federazione è invece in francese, lingua che all’epoca non è ancora stata interamente soppiantata dall’inglese per gli scambi internazionali. Karl Hermann Bergner viene nominato Commissario Generale della B.E.P., sostituito nel giugno 1957 da Karl Schmitz Moormann.
Il primo Commissario Federale
Alla riunione è stato invitato anche Jean-Claude Alain, un francese di fede cristiano-ortodossa e capo del Riparto Parigi 2° della «Association Nationale des Scouts Russes», una associazione ortodossa per i russi in esilio con sede in Francia. Nel 1954, durante un campo in Austria, alcuni capi tedeschi lo hanno incontrato e negli anni seguenti hanno mantenuto i contatti con lui effettuando insieme dei campi estivi.
I giovani presenti a Colonia, desiderosi di far sviluppare la F.S.E. anche all’estero, nominano Commissario Federale[i] (peraltro contro la sua volontà) l’unica persona straniera presente: Jean-Claude Alain. Occorre notare che, a seguito di questa nomina, si trova associato alla nascita della F.S.E. il nome di Jean Claude Alain, pseudonimo di uno scrittore di libri per ragazzi, il cui vero nome è Jean Léopold e che è di madre russa e di fede ortodossa. Purtroppo questa persona non ha le capacità umane, intellettuali, tecniche e organizzative necessarie né per governare e tenere unite le varie associazioni che nascono in quegli anni nella F.S.E., né per imprimere dinamismo e vigore alla nuova Federazione. I capi tedeschi si renderanno purtroppo presto conto dell’errore commesso e Jean Claude Alain sarà rapidamente sostituito nell’incarico di Commissario Federale anche perché poco a poco emergeranno rilevanti divergenze di opinione sulla impostazione religiosa da dare alla F.S.E. e alle sue associazioni.
Il distintivo
Con uno straordinario senso del simbolismo, questi giovani riuniti a Colonia scelgono un distintivo da portare sul cuore che riassume tutto il loro ideale. Il distintivo di tutti gli scouts del mondo è il giglio, scelto da Baden Powell perché indicava il nord sulle antiche bussole e sulle antiche carte nautiche. Attraverso questo simbolo Baden Powell ha voluto indicare chiaramente di voler formare dei caratteri, cioè degli uomini e delle donne capaci di tracciare la loro strada e di mantenere la direzione della propria vita, quali che possano essere le modifiche del contesto sociale e psicologico che li circonda[ii].
Ma per i giovani riuniti a Colonia la stella polare indicata dal giglio della bussola è Cristo, morto su una croce e risuscitato per la salvezza di tutti gli uomini. Questa croce, rossa del sangue di Cristo, ha otto punte che simboleggiano le otto Beatitudini del Discorso della Montagna[iii], programma di vita avvincente per chiunque voglia seguire Cristo.
È Karl Schmitz Moormann, il quale nel 1957 è a Parigi per un periodo di studio e che chiede di disegnare graficamente il distintivo a Pierre Joubert, il famoso disegnatore scout e grande esperto di araldica. Per ragioni estetiche Joubert cerca una croce che abbia uno spessore al centro per includervi il giglio d’oro e la scelta cade sulla croce ad otto punte dell’abbazia cistercense di Morimond che divenne più tardi la croce dei cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme[iv].
Non è un caso poi che questo distintivo sia stato scelto in occasione della festività di Tutti i Santi, giorno nel quale ogni anno la Chiesa proclama solennemente su tutta la terra le otto Beatitudini, simboleggiate proprio dalle otto punte di questa croce.
Lo spirito dei fondatori
Alcune frasi, tratte da un numero della rivista di quegli anni, ci fanno comprendere meglio lo spirito di questi giovani capi: «… Alcuni ragazzi e alcune ragazze si sono detti che era impossibile ricominciare ogni 20 anni a battersi gli uni contro gli altri, mentre milioni di orfani aspettano il loro turno per partire per una nuova guerra… Di fronte ai mucchi di cadaveri portati dalle ruspe, alle città rase al suolo, ai bambini bruciati dal napalm… qualche cosa si è ribellata in noi ed ha detto “Basta!” (…) Ci siamo impegnati con tutte le nostre forze in questa battaglia contro coloro che vogliono seminare in noi la diffidenza e l’odio. (…) Solamente con il nostro sorriso, con le nostre mani aperte e il poco che possediamo, un cuore di esseri umani liberi e leali, siamo andati verso gli altri, accettando la stessa croce rossa caricata da un giglio d’oro. (…) Allora, riformati, ortodossi, cattolici, abbiamo voluto solo ricordarci che Cristo è morto per tutti… e abbiamo voluto vedere nell’altro solo il cristiano, l’uomo che Dio ama. E al di sopra delle divisioni degli uomini abbiamo, per questo, voluto essere Scouts d’Europa…»[v].
I testi statutari
Al momento della fondazione della F.S.E. viene redatto uno Statuto Federale, il cui primo articolo recita: «È fondata, con il nome di «Federazione dello Scoutismo Europeo», un’associazione scout internazionale composta di sezioni nazionali, con lo scopo di praticare lo scautismo di Baden-Powell nel quadro dell’ideale europeo e sulla base cristiana che postula l’ideale dell’Europa unita».
Questi giovani capi aggiungono una importante novità nel testo della Promessa: la fedeltà all’Europa. Inoltre, molto prima che l’Unione Europea adottasse la bandiera del Consiglio d’Europa, il simbolo con le dodici stelle d’oro sventola sui campi della F.S.E., perché i primi Scouts d’Europa vedono in essa anche un simbolo cristiano: la corona della Vergine[vi].
L’anno seguente, alla festività di Tutti i Santi, si svolge un nuovo Consiglio Federale[vii] nel corso del quale viene redatto il «Direttorio Religioso», dove sono definite le regole per la vita religiosa delle Unità. La F.S.E., nella quale sono presenti cristiani di differenti confessioni, si inserisce nella linea ecumenica di questa epoca e la federazione nel suo complesso ha un carattere cristiano interconfessionale. Il «Direttorio Religioso» sarà però alla base di problemi futuri perché è ammessa la possibilità dell’esistenza di Unità cosiddette «aperte» e che comprendono giovani di differenti confessioni cristiane.
La fondazione di nuove associazioni
A partire dal 1956 gli Scouts d’Europa del «Bund Europäischer Pfadfinder», grazie al lavoro di Karl Schmitz-Moormann, Friedrich Graz, Günther Olbrich, Wilhem Jung, si sviluppano in Germania con la nascita di nuovi Gruppi. Mantiene i contatti una piccola rivista ciclostilata, che prende il nome da un famoso veliero della marina tedesca, «Passat».
Nel 1958 prende vita ufficialmente l’associazione francese. Ad aprile pubblica il primo numero ciclostilato della rivista mensile per i ragazzi, che anche in questo caso si chiama «Passat» ed è affiancato da «Sextant», la rivista per i capi. Nell’estate 1958 i Riparti Parigi 1°, Parigi 2°, Annecy 1° e Strasburgo 1° campeggiano in Irlanda e in Gran Bretagna insieme ai tedeschi del Münster 1°.
Il 5 settembre l’associazione, con la denominazione di «Les Scouts d’Europe», viene dichiarata ufficialmente alla Prefettura di Parigi. In questi primi anni l’associazione francese è di dimensioni molto ridotte e conta Unità a Parigi, Strasburgo, Annecy, Montferran-Saves (Gard).
Nel 1958 il britannico Peter Chambers diviene Aiuto Capo in un Riparto FSE a Dusseldorf in Germania. Nel 1959, tornato in patria, fonda l’associazione britannica «European Scouts Federation – British Association».
Nel corso dell’estate 1959, un Riparto belga di Lovanio, diretto da Guy Timmermans, partecipa al campo federale della F.S.E. a Wasserfall (Germania). A seguito di ciò, viene fondata nel 1960 la «Association Belge des Guides et Scouts d’Europe». Nel 1962 gli «Euro-Scouts» di Anversa si uniscono a tale associazione.
In Grecia, per opera di Costantinos Avdikos e Georges Pattas, nasce un’associazione che porta il nome di «Soma Ellinon Acriton». Ma, dato che in Grecia esiste una legge che consente l’esistenza di una sola associazione scout sul suo territorio, questa nuova associazione ben presto è costretta a chiudere.
Scambi internazionali e Campi Federali
La F.S.E. è numericamente piccola ma realizza molti scambi internazionali: il suo spirito europeo e i contatti europei che essa attua nelle sue Unità sono ciò che la distinguono dalle altre associazioni scouts esistenti all’epoca. Vengono effettuate visite, incontri, gemellaggi, campi insieme. Sulla rivista francese Passat, destinata a Scouts e Guide, si legge: «Il campo estivo è soprattutto l’occasione per conoscere meglio l’Europa e i nostri fratelli scouts. Un Riparto Scout o un Riparto Guide non fa MAI il suo campo estivo da solo, ma sempre con ragazzi o ragazze di un altro paese[viii]».
In questa linea la F.S.E. organizza dei Campi Federali, o «Jamborette». Essendo la F.S.E. numericamente piccola, questi campi riuniscono un numero di ragazzi e di ragazze piuttosto ridotto.
Nel 1959, dal 10 al 24 luglio, ha luogo a Wasserfal in Germania il primo Campo Federale con circa 150 partecipanti tedeschi, francesi e belgi. L’anno successivo si tiene un secondo Campo Federale a Saint Loup de Naud, presso Provins nella regione parigina con 200 partecipanti tedeschi, francesi, belgi ai quali si aggiungono gli inglesi che da poco sono entrati nella F.S.E.. Nel 1962 un terzo campo federale a Botassart in Belgio riunisce 250 Scouts e Guide. Nel 1964 si svolge il quarto campo federale a Marburg (Germania) con la partecipazione di 400 Scouts e Guide e un altro avrà luogo nel 1968 in Bretagna.
Un nuovo Commissario Federale
Inizialmente i rapporti fra le associazioni procedono tranquillamente, ma al secondo campo federale, a Saint Loup de Naud, iniziano i primi problemi. Nascono alcune discussioni su questioni pratiche e organizzative del campo, ma vi sono anche altri aspetti di maggiore importanza che creano difficoltà. Jean-Claude Alain, e con lui gli inglesi, ha delle discussioni con i capi tedeschi e belgi. Infatti Jean-Claude Alain e gli inglesi sono convinti che si debbano mescolare in Unità “aperte” ragazzi di confessioni cristiane differenti per far loro prendere coscienza della necessità di lavorare per l’unità dei cristiani. I tedeschi e i belgi, invece, sono di opinione differente perché ritengono che i ragazzi siano ancora in una età di formazione e di crescita religiosa e quindi ricordano agli altri l’articolo 3 del Direttorio Religioso che, proprio per questo motivo, prevede che non siano mescolati insieme, con la scusa dell’unità, ragazzi di differenti confessioni cristiane.
Tutto ciò contribuisce a creare delle tensioni che hanno un impatto negativo sui rapporti fra il Commissario Federale e le varie associazioni.
A seguito di questi problemi, a novembre 1960 Jean-Claude Alain rifiuta di convocare il Consiglio Federale. Dopo vari inutili tentativi di sbloccare la situazione, le associazioni belga, tedesca e britannica tengono un Consiglio Federale straordinario a Lovanio (Belgio) nel giugno 1961 al quale Jean-Claude Alain rifiuta di partecipare.
Il Consiglio Federale elegge allora il padre Joseph (Jef) Timmermans, sacerdote cattolico belga, Commissario Federale in sostituzione di Jean Claude Alain, e approva un preambolo allo Statuto Federale il quale precisa che: «gli obiettivi della Federazione sono:
- la pratica dello scautismo di Baden Powell, che si basa sull’evoluzione psicologica dei ragazzi. Perfettamente distinte nella loro gerarchia e struttura pedagogica, la Sezione Maschile e la Sezione Femminile formano un solo movimento comune alle ragazze e ai ragazzi nella sua gestione e nel suo spirito.
- l’ideale europeo, che consiste in un giusto equilibrio fra le particolarità nazionali e il substrato umano e culturale comune a tutti i paesi d’Europa.
- la fede cristiana. La F.S.E. riconosce il pieno valore della Fede cristiana e pone l’insieme dei suoi atti e delle sue decisioni secondo le regole di questa fede. Essa ricorda in maniera costante lo scandalo della divisione dei cristiani e la necessità di lavorare per l’unità del corpo mistico della Chiesa. Ma si oppone a che, con il pretesto dell’unità, si producano mescolanze intempestive: ciascuno deve rimanere pienamente e totalmente nella fedeltà alla propria Chiesa, rendendo così una testimonianza vera e sincera della fede che professa[ix]».
Il successivo Consiglio Federale, tenutosi nella festività di Tutti i Santi del 1961 a Gonzé-Audoumont (Belgio), prolunga per tre anni il mandato del padre Jef Timmermans. Il giorno di Pasqua 1962 si svolge un nuovo Consiglio Federale a Herbeumont (Belgio) e vengono nominati Vice Commissari Federali i tedeschi Wilhelm Jung per gli Scouts e Gisela Uttelbach per le Guide. Nel novembre 1962 viene tenuto un Consiglio Federale a Colonia.
Le linee direttrici della F.S.E.
Nel corso di queste riunioni, il Consiglio Federale stabilisce in maniera chiara le modalità per l’applicazione di una educazione differenziata per i ragazzi e le ragazze in una stessa associazione nazionale, la funzione delle differenti Branche e le regole comuni per le relazioni internazionali. Oltre a ciò, viene predisposta una nuova versione dello Statuto Federale nella quale è prevista una modifica importante. Viene infatti deciso che ciascun Gruppo Scout debba fare una chiara scelta confessionale, eliminando così l’interconfessionalità all’interno di una stessa Unità. Questa situazione è presente soprattutto nell’associazione britannica a causa della particolare situazione religiosa di quella nazione.
In effetti l’articolo 2 del Direttorio Religioso indica che «… il primo dovere dei capi è di favorire la vita spirituale di coloro che sono loro affidati, vigilando perché essi assistano agli uffici religiosi secondo le regole di ciascuna confessione. (…). Ogni facilitazione dovrà essere assicurata ai ministri di culto perché essi possano incontrare i ragazzi o le ragazze sul luogo stesso del campo, partecipare alle veglie e ai fuochi da campo».
L’articolo 5 precisa poi: «Nelle Unità, nei campi, sia sempre testimoniato un grande rispetto e una grande fiducia verso i ministri di culto. Deve essere accordata loro ogni facilitazione per lo svolgimento del loro ministero al campo e nelle Unità. I ragazzi e le ragazze siano incoraggiati a ricorrere ad essi nelle loro difficoltà spirituali e morali».
Il Consiglio Federale pensa che «la religiosità è un fattore di grande importanza in un campo scout. In una concezione dello scautismo fedele a Baden Powell non si può ammettere di separare la vita religiosa dalla vita tecnica dell’Unità. Se a livello federale la F.S.E. nel suo insieme non è legata ad una sola Chiesa, però ogni membro della F.S.E. deve appartenere ad una Chiesa e ogni Unità che fa parte dello Scautismo Europeo deve situarsi chiaramente in una delle confessioni cristiane».
Il Consiglio Federale decide che non sono più autorizzate le Unità «aperte» a livello confessionale previste fino a questo momento. I termini della scelta sono fra scautismo confessionale che cura la formazione religiosa o scautismo neutro che non si interessa della formazione religiosa dei suoi aderenti. Ormai la F.S.E., nella linea dei fondatori dello scautismo cattolico, il padre Jacques Sevin in Francia, il professore Jean Corbisier in Belgio, il conte Mario di Carpegna in Italia, si avvia a sviluppare uno scautismo confessionale aperto alle varie confessioni cristiane.
Tuttavia l’associazione inglese e anche qualche capo francese, fra cui Jean Claude Alain, non accetteranno questa scelta, cosa che comporterà qualche anno più tardi la loro uscita dalla F.S.E..
L’arrivo di Perig e Lizig Géraud-Keraod
La F.S.E. ha un ideale elevato, una pedagogia sperimentata, un bel distintivo, ma queste cose non bastano per far sviluppare un movimento. Ci vogliono un dinamismo e un’anima. Saranno i coniugi Perig e Lizig Géraud-Keraod che apporteranno quest’anima e questo dinamismo e che imprimeranno un forte sviluppo all’associazione. Per questi motivi si può affermare che essi sono stati i veri fondatori della F.S.E.. Il suo cognome è Géraud ma, durante la guerra, Perig ha partecipato alla Resistenza contro i tedeschi e, dopo la guerra, ha aggiunto al proprio cognome il suo pseudonimo bretone di resistente: Keraod.
A ottobre 1962 Pierre Géraud-Keraod (detto Perig in bretone) e Lucienne (Lizig in bretone), con i loro 7 Gruppi della «Comunità Scout Bleimor» («d’Urz Skatoued Bleimor») si uniscono alla F.S.E.. All’origine degli «Scouts Bleimor» vi è il «Centro Scout di Espressione Bretone», fondato il 9 gennaio 1946 a Parigi da Perig e Lizig nell’ambito della Missione cattolica bretone della regione parigina. «Bleimor», che in bretone significa «lupo di mare», era il soprannome del poeta bretone Yan Ber Calloc’h. Lo scopo del «Centro», nel quale passeranno centinaia di giovani bretoni, è di fornire un aiuto spirituale e sociale alle numerosissime famiglie bretoni che in quegli anni si trasferiscono nella regione parigina, utilizzando come mezzo di unione le tradizioni culturali bretoni (danza, canto corale, musica popolare, arte teatrale). Nel «Centro» Perig e Lizig creano un Clan di Rovers e un Fuoco di Scolte e, dal 1949, questo Clan e questo Fuoco danno vita ad altre Unità e poi a Gruppi completi. Inoltre, su spinta del «Centro» parigino, nuove Unità Scouts e Guide nascono in Bretagna a Rennes, Quimper, Vannes, Quintin. Perig Géraud-Keraod cura per gli «Scouts Bleimor» una rivista in lingua bretone, «Sturier» (che in bretone significa «pilota»).
In origine i Gruppi maschili fanno parte degli «Scouts de France» e i Gruppi femminili delle «Guides de France», le due associazioni cattoliche di scautismo e guidismo esistenti in quegli anni in Francia. Però all’inizio degli anni ’60 queste due associazioni stanno preparando una lunga serie di profondi cambiamenti al Metodo Scout.
I capi e le capo dei Gruppi «Bleimor», in una riunione tenutasi il 21 agosto 1962 a Tréguier, in Bretagna, in occasione del Congresso Interceltico, decidono all’unanimità di lasciare le loro rispettive associazioni. Il 28 ottobre 1962 i «Bleimor», che contano 215 membri, entrano nell’associazione francese della F.S.E. che all’epoca conta poco più di un centinaio di iscritti. Inizialmente i «Bleimor», che hanno Gruppi a Parigi e in Bretagna, mantengono una loro autogestione come regione autonoma guidata da Perig Géraud-Keraod.
Le dimissioni del Commissario Generale
Con lettera del 17 dicembre 1962, Jean-Claude Alain si dimette da Commissario Generale e dalla stessa associazione francese. L’Assemblea Generale elegge allora come Commissario Generale Claude Pinay, Capo Gruppo del Parigi 7°, e come Segretario Nazionale Perig Géraud-Keraod. Il Commissario Federale, Jef Timmermans, con una lettera del 27 dicembre 1962 conferma queste scelte. Si aggiunge a questa équipe Gérard Magne, incaricato della rivista e della formazione dei capi. Alla successiva Assemblea Generale, nel 1965, Perig Géraud-Keraod e Claude Pinay si scambiano i loro incarichi e Perig diviene Commissario Generale, incarico che manterrà ininterrottamente per circa 20 anni. Nell’aprile 1966, Maurice Ollier diviene Segretario Nazionale.
Dopo poco, Jean Claude Alain fonda una nuova associazione, denominata «Mouvement Scout Européen», ma questa associazione chiude le attività dopo pochi anni.
La revisione del Direttorio Religioso
Seguendo la linea delle decisioni dei precedenti Consigli Federali e con il determinante apporto di Perig Géraud-Keraod, di Friederich Graz, del padre Timmermans, al Consiglio Federale di Parigi nel febbraio-marzo 1963 viene riscritto il Direttorio Religioso per tenere conto della «Carta dello Scoutismo Cattolico» promulgata dalla Santa Sede il 13 giugno 1962, carta che i luterani tedeschi della F.S.E. trovano pienamente accettabile anche per loro.
Con l’approvazione di questo documento, il Consiglio Federale ribadisce anche nel Direttorio Religioso quanto già aveva deciso due anni prima, con la modifica dello Statuto Federale, sull’abolizione della possibilità che un Gruppo Scout possa essere «aperto», cioè che possa accogliere indifferentemente appartenenti a diverse confessioni cristiane. Comunque questo non impedisce che un Gruppo possa accogliere un ragazzo di una differente confessione cristiana, ma i genitori devono esserne informati e dichiarare di essere d’accordo.
Come era stato già deciso due anni prima, ora ogni Gruppo «aperto» deve scegliere chiaramente la propria identità religiosa, ma questo continua a provocare problemi con l’associazione britannica e il Commissario Generale britannico scrive una lettera nella quale dichiara che la sua associazione accetta indifferentemente appartenenti a tutte le confessioni religiose nelle stesse Unità. La questione su questo punto con l’associazione britannica continuerà a trascinarsi per anni.
La composizione della F.S.E.
Nel corso dello stesso Consiglio Federale del 1963, Perig Géraud-Keraod propone poi una modifica a livello federale sulla composizione della F.S.E.: l’Europa non è composta da nazioni di stati ma da nazioni di popoli (nel senso delle varie etnie e anche delle minoranze etniche). La struttura esistente nella F.S.E. è costituita dalla federazione (l’Europa) e dalle associazioni nazionali (gli stati). Perig Géraud-Keraod aggiunge un nuovo livello: la regione (detta in francese «province»), cioè l’etnia, la comunità linguistica e culturale. Ogni regione con la propria etnia ha quindi il diritto di avere un proprio statuto e, di conseguenza, il diritto di voto in Consiglio Federale. Perig sviluppa poi il tema delle cosiddette «regioni-frontiera» dove lo Scoutismo Europeo è chiamato a svilupparsi sulla base di identità storiche comuni: gli scouts bretoni con gli scouts gallesi, gli scouts alsaziani con gli scouts tedeschi, ecc. La prima regione ad essere riconosciuta dal Consiglio Federale nel 1964 è la Bretagna, seguita nel 1965 dal Galles.
Perig Géraud-Keraod, dimenticando, forse un po’ troppo disinvoltamente, le intuizioni della riunione di Colonia del 1956, considererà (e celebrerà) la data del Consiglio Federale di Parigi del 1963 come la vera data di fondazione della F.S.E. perché è in questo Consiglio Federale che vengono poste quelle basi solide sulle quali si baserà negli anni seguenti l’operato della Federazione e delle sue associazioni.
Il Consiglio Federale a Dover
Al Consiglio Federale del novembre 1963, a Dover in Gran Bretagna, Wilhelm Jung, già Vice Commissario Federale, viene eletto Commissario Federale con un mandato di tre anni e Lizig Géraud-Keraod viene eletta Vice Commissaria Federale per la Sezione Femminile.
In questo Consiglio Federale viene anche effettuato un censimento che consente di rilevare che in quel momento la F.S.E. conta un migliaio di membri, così ripartiti:
- Germania: 15 Unità, 300 membri
- Francia: 18 Unità, 350 membri
- Belgio: 6 Gruppi, 250 membri
- Gran Bretagna: 4 Gruppi, 120 membri.
L’associazione tedesca è composta per il 50% da cattolici e il 50% da protestanti. Le associazioni francese e belga sono composte interamente da cattolici mentre, come abbiamo visto, l’associazione britannica ha una composizione religiosa mista.
Un nuovo stile
Perig Géraud-Keraod dà un nuovo impulso all’associazione francese. Egli vuole far rivivere lo scautismo cattolico tradizionale del padre Sevin (il fondatore dello scautismo cattolico in Francia nel 1920) integrato con uno spirito e una dimensione europea. Perig è poi alla ricerca di un nuovo stile per sostituire lo stile coloniale e dei cavalieri in voga nello scautismo degli anni ’20 e ’30 e quello avventuriero e spericolato in voga nello scautismo degli anni ’40 e ‘50 e fare in modo che questo stile possa anche essere adottato dalla parte femminile. Dalla collaborazione di Perig con la Sezione Guide e con Marie-Claire Gousseau, la scelta si orienta verso lo stile del «peregrinus», il «viandante», colui che cammina, che passa, il «romeo» che va verso Roma, il «jacquaire» diretto a San Giacomo di Compostella, il «miquelot» che va verso il Mont Saint Michel, riconoscibile non più dalla bisaccia o dal bordone ma dal sorriso aperto, dallo spirito di servizio, dalla fede vissuta giorno per giorno. Il «peregrinus» è da un lato lo straniero, colui che viene da lontano e che non appartiene alla società autoctona ma è anche colui che passa in questa società comunicando una testimonianza, il «peregrinus» che percorre uno spazio e che in questo percorso vive una mutazione interiore. È in qualche modo la situazione vissuta dai cristiani nel nostro mondo attuale in cui l’insegnamento di Cristo viene spesso rigettato o, peggio, è causa di indifferenza o di ostilità.
L’Orifiamma
Per armonizzare questo nuovo stile scout viene deciso che ogni regione inizierà l’anno scout con un pellegrinaggio per tutte le Branche in un santuario e che ogni Riparto Scout e Guida durante il campo estivo effettuerà un pellegrinaggio ad un santuario locale. In questa linea viene organizzato un grande gioco scout liturgico per la Pasqua del 1966 in occasione del millenario della fondazione dell’abbazia del Mont St Michel in Bretagna. Vi partecipano 700 tra Esploratori e Guide. Il tema del gioco è costituito dagli ebrei, liberati dalla schiavitù, che si dirigono verso il Mar Rosso inseguiti dagli egiziani. Dopo varie peripezie del gioco, i partecipanti si accampano la sera sulla spiaggia in 9 sottocampi. Il mare è minaccioso e la notte è nera come la pece, ma nel buio risplendono i 9 grandi fuochi distribuiti sulla spiaggia lungo tutta la baia. Ad un tratto si illumina un faro verso il Mont Saint Michel e in tutti i campi viene proclamato il prologo del Vangelo di San Giovanni. Inni e canti rispondono mentre il Mont Saint Michel si illumina di tanti fuochi e vengono proclamate le Beatitudini evangeliche. Il mattino seguente, all’alba, al momento della bassa marea, a piedi nudi dietro le Orifiamme i partecipanti attraversano la baia verso il Mont Saint Michel. L’Orifiamma, in francese «Baussant» che vuol dire «beau signe» («bel simbolo»), ideata da Perig con Henry Caoussin, è adottata in questa occasione come simbolo della F.S.E.. Il suo bianco e il suo nero per i 700 partecipanti rievocano il Battesimo (liberazione dal peccato e rigenerazione come figli di Dio), il passaggio del Mar Rosso (simboleggiato dalla traversata della baia), la liberazione dalla schiavitù della morte che Cristo con la sua Resurrezione ha vinto per sempre, il cammino verso la Gerusalemme celeste, la città di Dio (simboleggiata dal Mont Saint Michel illuminato nella notte), in qualche modo la Comunione dei Santi[x].
La Carta dei principi
Viene poi intrapreso un lavoro di riflessione sullo scautismo e, grazie a Marie Claire Gousseau, viene definita la «Carta dei principi naturali e cristiani dello Scoutismo Europeo» che esplicita lo Scautismo come metodo attivo e completo di educazione e di formazione personale, il destino soprannaturale di ogni persona, la distinzione fra il naturale e il soprannaturale, la preparazione di ragazzi e ragazze come figli della Chiesa verso la contemplazione e il sacro, il rispetto e la vita nella natura per sfuggire al materialismo attraverso l’educazione della libertà nell’ordine naturale, ecc. In 12 articoli, lungamente pensati e pesati, sono messi dei punti fermi nel contesto generale di quegli anni che invece è di disaggregazione, di disorientamento e di perdita dei valori.
Questa Carta viene adottata al Consiglio Federale del 1 maggio 1966 ad Heidelberg (Germania) da tutte le associazioni della F.S.E. come definizione dello Scautismo Europeo e diviene uno dei testi fondamentali della Federazione unitamente allo Statuto Federale, al Direttorio Religioso, alla Promessa, alla Legge, ai tre Principi.
Lo sviluppo dell’associazione francese
Definiti i testi fondamentali, Perig Géraud-Keraod si mette all’opera per tracciare una chiara linea di sviluppo per l’associazione francese. Nel 1965 le riviste «Passat» e «Sextant» cambiano nome e divengono «Scout d’Europe» e «Maitrises» e viene fatto uno sforzo notevole per migliorarle. Nel 1967 sono attuati i primi campi scuola per capi e i primi campi per Capi Squadriglia, a Arnouville e a Neuilly. Vengono poi lanciate e sostenute dall’associazione numerose Squadriglie Libere di Scouts e di Guide.
Contrariamente alla politica attuata in passato dallo scautismo francese, che preferiva capi molto adulti allo scopo di poter attuare tecniche più ambiziose, come motorismo, judo, volo a vela, ecc, Perig favorisce invece l’azione dei capi più giovani, utilizzando tecniche alla portata dei Capi Squadriglia ed esclude l’impiego di tecniche costose e illusorie.
Nel 1967, in occasione della «Route» delle Capo e delle Scolte tenutasi in Normandia, le Guide d’Europa, in piena crescita numerica, decidono di adottare la camicia celeste al posto di quella kaki, per ben differenziare con un segno visibile l’esistenza nell’associazione delle due Sezioni femminile e maschile, distinte nelle loro gerarchie e nelle loro strutture pedagogiche ma che formano un solo movimento comune a ragazzi e ragazze nella gestione e nello spirito. Sempre in questa linea, viene deciso che i Gruppi maschili saranno contraddistinti da numeri dispari (es. Parigi 3°) e i Gruppi femminili da numeri pari (es. Lione 6°).
I collaboratori
Con i suoi scritti e con i suoi discorsi, Perig Géraud-Keraod sa appassionare i giovani capi e metterli in azione. Una piccola equipe costituisce il braccio operativo che permette all’associazione di compattarsi e di rafforzarsi. Maurice Ollier (Segretario Nazionale), Gérard Magne (incaricato della formazione capi), Pierre Adrian, Loïc Clodoré insieme ad un gruppo di giovani capi della regione parigina si occupano dei censimenti, delle circolari, della realizzazione e della diffusione delle riviste. Maurice Ollier riesce ad ottenere la collaborazione del fotografo scout Robert Manson e del disegnatore scout Pierre Joubert, il quale disegnerà per anni e anni per le riviste F.S.E. senza chiedere alcun compenso. Maurice Ollier crea poi la cooperativa «Carrick», la quale da un lato permette a Scouts e Guide di avere uniformi, distintivi, materiale, ecc. e dall’altro consente di finanziare l’associazione.
Perig Géraud-Keraod e sua moglie, in linea con quanto già avevano fatto anni prima con il «Centro Bleimor», hanno cura di sviluppare l’espressione e il canto perché si rendono conto che in questo le Unità sono piuttosto carenti. Pur avendo a disposizione mezzi economici molto limitati, assumono come permanente part-time Henry Gire, musicista e scenografo, perché curi e rinnovi nei Gruppi francesi il repertorio di espressione e di canto corale. Henry Gire si mette al lavoro riprendendo antiche arie popolari, vecchi canti scouts, nuove melodie composte da lui. I suoi «giochi scenici», rappresentazioni teatrali recitate e cantate, segnano i vari momenti forti dell’associazione e la «Corale Scout», composta da una trentina di Rovers, Scolte e Capi, crea poco a poco una robusta tradizione di canto. Tutto ciò contribuisce fortemente a dare uno stile proprio all’associazione.
L’«aggiornamento» dello scautismo
Nel 1964 l’associazione cattolica degli «Scouts de France» attua una serie di cambiamenti pedagogici radicali: la Branca Esploratori è suddivisa in due archi di età, da 12 a 14 anni i «Rangers» e da 14 a 17 i «Pionniers» con una serie di altre pesanti modifiche (cambiamenti importanti alla Legge Scout, Squadriglie che non sono più stabili ma che si formano di volta in volta per le varie attività, Capi Squadriglia eletti ogni 3 mesi a rotazione fra tutti, ecc). Anche la Branca Rovers subisce pesanti trasformazioni e da terza fase educativa dello scautismo diviene un movimento di giovani misto e praticamente autogestito denominato «Jeunesse en marche» (gioventù in marcia). Anche l’associazione cattolica femminile delle «Guides de France» cambia molte cose nel suo metodo con il lancio delle «Caravelles» (analoghe ai «Pionniers») e la modifica della Legge della Guida.
Tra la metà degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 lo Scautismo subisce grossi cambiamenti in tutti i paesi d’Europa perché le associazioni scouts, timorose di non essere al passo con i tempi, iniziano una serie di modifiche ai principi e al metodo originario di B.P., principi che fino a quel momento erano ancora validi per tutti e metodo che era ancora applicato in maniera abbastanza uniforme in Europa e nel resto del mondo. Il 4 ottobre 1966 la regione «Europa» della «Organizzazione Mondiale del Movimento Scout» (OMMS) decide all’unanimità delle 18 associazioni presenti di attuare la «coeducazione» di ragazzi e ragazze nelle stesse Unità.
Il cosiddetto «Rapporto Nagy», adottato nel 1967 dall’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout come documento base per la riorganizzazione del Movimento su scala mondiale, incoraggia ulteriori cambiamenti per “aggiornare” lo Scautismo, riducendone fra l’altro gli aspetti più esigenti con l’obiettivo di aumentarne il numero degli aderenti.
Le innovazioni degli «Scouts de France», delle «Guides de France», della «Organizzazione Mondiale del Movimento Scout», convincono i dirigenti della F.S.E. dell’ineluttabilità dell’evoluzione dello scautismo sia in Francia che nel mondo. Infatti non sono solo pedagogie divergenti, ma sono due differenti concezioni del mondo. Fino a questo momento lo scautismo è stato visto come un metodo educativo della persona (indirizzato all’educazione di una personalità ben caratterizzata) e alla comunità (incarnazione sociale delle persone così formate). Realizzare un equilibrio fra questi due poli, che non sono contradditori, porta a praticare uno scautismo autentico. Ora invece ci si avvia ad uno scivolamento verso il «polo comunitario» a detrimento del «polo personalità». Azione politica o azione educativa? C’è da costruire la nave o da fornire l’equipaggio? Così come Baden Powell, anche Perig e Lizig Géraud-Keraod vogliono formare dei cittadini utili e, come lui, si schierano decisamente nel campo della formazione della personalità.
La situazione francese
In Francia molti Capi, molti Assistenti e molte famiglie non intendono accettare le nuove evoluzioni dello scautismo. Poiché la F.S.E. si mantiene fedele allo scautismo cattolico tradizionale, alcuni di loro aderiscono ad essa. Ma lo sviluppo non avviene a spese di altre associazioni, infatti, su circa 500 nuove Unità F.S.E. che nascono in quegli anni, sono appena una trentina i Gruppi che passano dagli Scouts de France agli Scouts d’Europa. Gli altri sono tutti Gruppi e Unità che nascono direttamente come F.S.E. grazie all’azione appassionata di Perig e Lizig Géraud-Keraod e dei loro collaboratori. Si aprono Squadriglie Libere dalle quali nascono nuovi Riparti. Poi, dopo poco, là dove vi è il Riparto nasce il Branco dei Lupetti e quindi, accanto alle Unità maschili, nascono le Unità femminili perché anche le ragazze chiedono di vivere lo scautismo come i loro fratelli.
Molte Squadriglie Libere vengono formate da ragazzi che avevano vissuto lo Scautismo tradizionale e che poi hanno vissuto la nuova esperienza dei «Rangers» e «Pionniers». Ma ne sono rimasti talmente delusi da voler tornare, come possono, da soli e senza molti altri aiuti, a vivere di nuovo lo Scautismo tradizionale[xi].
In questo modo nel giro di 6 anni l’associazione francese raggiunge i 10.000 iscritti e la crescita continua negli anni successivi. Perig Géraud-Keraod non smette però di ricordare che le «Guides et Scouts d’Europe» non sono una riedizione dei vecchi «Scouts de France», ma una creazione originale con una sua specificità propria.
I rapporti con la Chiesa
Lo sviluppo delle Guide e Scouts d’Europa in Francia coincide con gli anni immediatamente successivi al Concilio Ecumenico Vaticano II, anni che vedono tante speranze aprirsi, ma anche la realizzazione di tante iniziative estemporanee e talvolta personali, molto spesso prese più in nome di un non ben definito “spirito del Concilio” che delle vere decisioni dei padri conciliari. Queste iniziative creano spesso dissensi e confusione e per la Chiesa in Francia inizia un lungo periodo di travaglio dal quale nasceranno anche iniziative scismatiche come quella di mons. Lefebvre.
Ma Perig Géraud-Keraod accetta pienamente le decisioni del Concilio e la nuova liturgia che viene adottata in quegli anni, mantenendo le Guide e Scouts d’Europa lontani da derive scismatiche. Nonostante ciò, incontra grosse difficoltà con l’episcopato francese che gli rimprovera di non aderire alle riforme degli “Scouts de France”. Perig adotta, nonostante tutto, un atteggiamento di rispetto e di ossequio nei riguardi dei vescovi. Pur senza reclamare per la FSE un ruolo di “movimento ecclesiale”, Perig non cessa di riaffermare la laicità dell’associazione e il suo attaccamento indefettibile alla Chiesa Cattolica.
Sviluppi successivi nella F.S.E.
L’associazione francese si avvia a divenire la più numerosa della F.S.E.. Nel 1966, al Consiglio Federale di Heidelberg (Germania), il francese Gérard Magne sostituisce Wilhem Jung nell’incarico di Commissario Federale, mentre il tedesco Wilhelm Kappert diviene Segretario Federale.
Nel 1968 viene organizzato il quinto Campo Federale in Bretagna. I Riparti sono gemellati a gruppi e sono distribuiti in 7 luoghi di campo differenti, ciascuno nei pressi di un antico castello. Un fuoco da campo generale presso l’abbazia di Kergonan, seguito da un pellegrinaggio a Sainte Anne d’Auray, conclude il campo.
Nel 1969 viene fondata a Schaesberg l’associazione olandese «Federatie Scouting Europa Nederland». Però la questione religiosa continua a causare problemi. L’associazione britannica e quella olandese non solo hanno le Unità cosiddette «aperte», cioè che accolgono membri di differenti confessioni cristiane, ma vanno ancora più in là, accogliendo anche dei non cristiani e quindi realizzando uno scautismo totalmente neutro senza nessuna attenzione concreta alla formazione e alla crescita religiosa dei ragazzi e delle ragazze.
La «Union Internationale des Guides et Scouts d’Europe –
Fédération du Scoutisme Européen»
(U.I.G.S.E.-F.S.E.)
Il Giubileo del 1975
A settembre del 1975, 500 Capi, Rovers e Scolte delle «Guides et Scouts d’Europe», dopo una tappa ad Assisi, si recano in pellegrinaggio a Roma per l’Anno Santo. È l’unica associazione scout cattolica in tutto il mondo a promuovere un pellegrinaggio ufficiale per questo Giubileo.
Il Papa Paolo VI, intorno al quale sono presenti anche una ventina di vescovi francesi, esprimendosi pubblicamente nel corso di una udienza generale sulla piazza San Pietro, afferma: “Guide e Scouts d’Europa, sappiate che sarete sempre degli amici per Noi. Noi abbiamo una grande fiducia nella vostra presenza, nel vostro lavoro, nella vostra associazione e nello spirito dello Scautismo. Siate i benvenuti! Portate in ricordo del Giubileo al quale avete partecipato il senso della fermezza e della fedeltà a Cristo e ai Suoi insegnamenti”.
Questa dichiarazione avrà una grande importanza negli anni successivi per la nascita in Europa di nuove associazioni scouts cattoliche che chiederanno di aderire alla F.S.E., la quale non sarà più solo una federazione di associazioni scouts nazionali ma poco a poco inizierà a divenire una comunità scout internazionale.
Disparità di forze nella F.S.E.
Grazie al lavoro di approfondimento pedagogico e metodologico l’associazione francese, insieme a quella belga, diviene una forza propulsiva importante. Però le altre tre associazioni, tedesca, inglese e olandese, sono poco numerose e non hanno fatto lo stesso cammino di crescita e di consolidamento metodologico e strutturale delle associazioni francese e belga. Oltre a ciò, le associazioni tedesca, inglese e olandese attuano uno scautismo che poco a poco ha perso ogni connotazione religiosa, arrivando a disinteressarsi completamente della dimensione spirituale e della formazione religiosa dei ragazzi.
Alcuni indizi dicono che vi sono nuove realtà mature per nascere in ambienti cattolici di altre nazioni europee. Sono però tutte realtà che desiderano uno scautismo dichiaratamente cattolico. La F.S.E. è ormai pronta per essere rilanciata su nuove basi.
E le condizioni maturano ben presto perché in Germania, per opera di Günther Walter e del padre Andreas Hoenisch, nel 1976 nasce una nuova associazione scout cattolica, la «Katholische Pfadfinderschaft Europas» (K.P.E.). Günther Walter e il padre Andreas Hoenisch hanno avuto modo di osservare le Guide e Scouts d’Europa francesi nel corso del pellegrinaggio che annualmente questa associazione effettua a Lourdes, rimanendo profondamente colpiti dalla spiritualità e dallo stile di Capi, Rovers e Scolte francesi, ed hanno deciso di fondare un’associazione analoga in Germania.
In Italia, il 14 aprile 1976, nasce la «Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici», fondata da alcuni Capi, Capo e Assistenti di Gruppi romani tutti di provenienza A.S.C.I. e A.G.I., le due associazioni cattoliche degli Scouts e delle Guide che nel 1974 si erano sciolte per dare vita all’AGESCI. A causa dei grossi problemi (metodologici, politici, religiosi, ecc) che agitavano lo scautismo cattolico italiano in quegli anni, qualcuno di questi Gruppi si era staccato dall’A.S.C.I. all’inizio degli anni ’70, altri non erano voluti entrare nell’AGESCI al momento della fondazione di questa associazione, altri ancora vi erano entrati perché privi di alternative valide ma rimanendo poi isolati e non partecipando alle varie iniziative associative. Dopo quasi due anni di vita isolata, questi Gruppi pensano di unirsi, di dare vita ad una nuova associazione e di aderire alla F.S.E..
Nel 1973 era poi nata in Canada un’associazione scout cattolica che aveva stabilito un protocollo d’intesa con l’associazione francese della F.S.E..
Un rilancio
I tempi quindi sono ormai maturi per un rilancio della F.S.E.. In due riunioni successive del Consiglio Federale, il 30 ottobre-1 novembre 1976 a Bruxelles e il 5 dicembre 1976 a Parigi, la F.S.E. attua importanti cambiamenti. La denominazione viene cambiata in «Union Internationale des Guides et Scouts d’Europe – Fédération du Scoutisme Européen» (U.I.G.S.E.-F.S.E.). Viene approvato un nuovo Statuto Federale nel quale si afferma che la UIGSE-FSE fa professione di fede cattolica e riunisce associazioni scout cattoliche pur rimanendo aperta ecumenicamente alle altre confessioni cristiane alle condizioni fissate dal Direttorio Religioso. Perig Géraud-Keraod è eletto Commissario Federale, pur continuando a mantenere l’incarico di Commissario Generale dell’associazione francese.
Per tenere conto della sua nuova espansione internazionale, nel 1977 la UIGSE-FSE viene registrata ufficialmente in Francia come organizzazione internazionale non governativa di diritto francese, cosa questa che le conferisce una propria personalità giuridica.
Per i primi anni l’associazione francese è il motore e il sostegno dello sviluppo internazionale. Poi, poco a poco, la UIGSE-FSE si sgancia sempre di più dall’associazione francese e assume una sua autonomia totale, anche finanziaria, da essa.
La crescita della U.I.G.S.E.-F.S.E.
In Olanda, Henk Boon e sua moglie Thea si staccano dalla «Federatie Scouting Europa Nederland» e fondano la «Nederlandse Federatie Scouting Europa» che aderisce alla UIGSE-FSE. Le associazioni tedesca, inglese e parte di quella olandese rimangono invece fuori dalla UIGSE-FSE e, qualche tempo dopo, insieme ad altre piccole associazioni e federazioni indipendenti, danno vita alla «Confédération Européenne de Scoutisme» (C.E.S.).
Nel 1977 viene fondata in Germania, dal pastore Reinhold Siebe e da sua moglie Anne, l’associazione scout protestante «Evangelische Pfadfinderschaft Europas» (E.P.E.) la quale chiede di entrare a far parte della UIGSE-FSE. In Germania si preferisce creare due associazioni, una per i cattolici e una per i luterani, perché ciascuna confessione possa beneficiare più profondamente dell’apporto della rispettiva Chiesa, pur continuando a vivere nella stessa federazione internazionale. Nello stesso anno nasce formalmente a Ginevra anche l’associazione svizzera «Guides et Scouts d’Europe», le cui attività erano già iniziate qualche anno prima.
In Lussemburgo, all’inizio degli anni ’70, su iniziativa di Roger Geissler, nasce la «Fédération Nationale des Scouts et Guides Européens du Luxembourg», la quale aderisce nel 1977 alla UIGSE-FSE. L’associazione lussemburghese e l’associazione olandese sono poi scomparse intorno alla metà degli anni ’90.
Nel 1977 a Matzenheim, presso Strasburgo, in occasione della festività di Tutti i Santi, ha luogo il Consiglio Federale della UIGSE-FSE. Sono presenti le associazioni francese, belga, italiana, olandese, lussemburghese, canadese e le due associazioni tedesche, cattolica e protestante (K.P.E. e E.P.E.). In tale occasione l’associazione italiana e l’associazione tedesca cattolica (KPE) sono ammesse a pieno titolo nella UIGSE-FSE. Le altre seguiranno negli anni successivi. Per i 27 anni seguenti il Consiglio Federale si riunirà ogni anno a novembre, continuando così la tradizione iniziata a Colonia nel 1956. Dal 2004 la data della riunione è stata spostata in estate, per motivi di praticità.
Nell’agosto 1978 un incontro internazionale riunisce a Lourdes 1.300 Capi, Rovers e Scolte di tutta Europa, i quali effettuano insieme una settimana di cammino e di preghiera per raggiungere Lourdes, meta finale del pellegrinaggio, dove, davanti alla Grotta delle apparizioni, affidano la UIGSE-FSE a Nostra Signora di Lourdes.
Nel 1978 nascono l’«Asociacion Española Guias y Scouts de Europa» in Spagna e l’«Associação das Guias e Escoteiros da Europa» in Portogallo, che sarà sostituita più tardi dalla «Asociação Nacional do Escutismo Europeu» e che tornerà poi nel 2002 a riprendere la vecchia denominazione.
Nel 1978, al Consiglio Federale, tenutosi a Marienthal presso Strasburgo, sono presenti 9 nazioni e il Canada è riconosciuto come «movimento associato».
Il 12 marzo 1980 il Consiglio d’Europa riconosce la UIGSE-FSE con statuto consultivo (attualmente il riconoscimento è con statuto partecipativo).
Nel 1981 a Villach è fondata in Austria la «Katholische Pfadfinderschaft Europas – Österreich» per opera del padre Thomas Barnthaler.
Nel 1982 viene lanciata in Canada un’associazione protestante: l’«Association Evangélique du Scoutisme au Québec».
Nel 1984 viene effettuato un Eurojam a Velles, nei pressi di Chateauroux, in Francia, che riunisce circa 5.000 partecipanti fra Scouts e Guide di tutte le associazioni della UIGSE-FSE e che contribuisce a rinforzare la coesione internazionale.
Nel 1986 Perig Géraud-Keraod lascia l’incarico di Commissario Federale e il Consiglio Federale, riunito a Ginevra, elegge Maurice Ollier.
Nel 1989 3.000 capi, Rovers e Scolte della UIGSE-FSE partecipano alle Giornate Mondiali della Gioventù a San Giacomo di Compostella. Dallo stesso luogo, qualche anno prima Giovanni Paolo II aveva lanciato all’Europa un «grido pieno di amore»: «Riscopri le tue radici. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici. Torna a vivere dei valori autentici che hanno reso gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza negli altri continenti… Tu puoi essere ancora faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo» [xii]. La UIGSE-FSE ha raccolto e fatto suo questo «grido» anche perché esso era in piena consonanza con le intuizioni che avevano portato alla sua fondazione.
Lo sviluppo dopo la caduta dei regimi comunisti
Il 9 novembre 1989, nel corso della riunione del Consiglio Federale che si sta tenendo a Roma, giunge la notizia della caduta del muro di Berlino. Inizia da questo momento lo sviluppo della UIGSE-FSE al di là della vecchia cortina di ferro, il cui artefice principale è il nuovo Commissario Federale, Gildas Dyevre, che era stato Presidente e poi Commissario Generale dell’associazione francese. Per questo sviluppo il Commissario Federale è fortemente aiutato da alcune associazioni, in particolare Francia, Italia, Germania, Belgio.
Per 50 anni il comunismo ha operato duramente e con accanimento per sradicare con ogni mezzo la fede dalla vita delle popolazioni dell’Europa Centrale e Orientale. Nonostante ciò e anche se la situazione è stata differente da paese a paese, la fede non è stata completamente sradicata e da molte nazioni giungono alla F.S.E. richieste di informazioni e di aiuto da parte di persone desiderose di conoscere lo scautismo cristiano per poter operare attraverso esso per una azione di evangelizzazione e di apostolato fra i giovani. Questo porta alla nascita di nuove associazioni scouts aderenti alla F.S.E.
La prima associazione a nascere nel 1990 è quella lituana, che nel 1992 assume il nome di «Lietuvos Nacionalini Europos Skautu Asociacija», seguita in Ungheria dalla «Kereszteny Europai Czerkèszek Magyarorszagi Szövetsege» (attualmente «Magyarorszagi Europai Csèrkeszek»), Nel 1991 nasce in Romania la «Cercetasii Crestini Români din Federatia Scoutismului European».
Nel 1991 2.000 Capi, Rovers e Scolte partecipano alle Giornate Mondiali della Gioventù a Czestochowa, preparando così la nascita dell’associazione polacca. Infatti nel 1995 l’associazione polacca «Zawisza», che era stata fondata clandestinamente all’inizio degli anni ’80, aderisce alla UIGSE-FSE, modifica i suoi regolamenti e assume la denominazione di «Stowarzyszenie Harcertswa Katolickiego “Zawisza” Federacja Skautingu Europejskiego».
Nel 1994 un Eurojam a Viterbo riunisce 7.500 Scouts e Guide di tutta Europa e del Canada. L’iniziativa è un grande successo e il 3 agosto 1994 il Papa Giovanni Paolo II accoglie i partecipanti nella Basilica di San Pietro e rivolge loro un ampio discorso che negli anni seguenti costituisce la base per le linee di azione della UIGSE-FSE e delle sue associazioni.
Nel 1996 nasce in Lettonia la «Katolu Gaidu un Skautu Organizacija Ltvija» e nel 2004 viene dichiarata ufficialmente nella Repubblica Ceca la «Asociace Skautek a Skautů Evropy» che opera a stretto contatto con l’associazione polacca. Continuano poi incessanti una serie di contatti internazionali da parte di persone interessate ad uno scautismo fedele alla Chiesa e al Metodo di Baden Powell. Di conseguenza nascono Gruppi UIGSE-FSE in varie nazioni dell’Europa Centrale e Orientale, anche se, per motivi diversi, in alcune nazioni non è ancora stato possibile dare vita a vere e proprie associazioni nazionali. È il caso dell’Albania, della Bielorussia, della Slovacchia, dell’Ucraina.
Nel 2000 l’associazione scout russa ortodossa «ORIUR» (Organizzazione dei Giovani Esploratori di Russia) inizia dei contatti ed entra poi nella UIGSE-FSE con uno statuto particolare.
Nel 2003 si svolge a Zelasko in Polonia un Eurojam che riunisce oltre 9.000 Guide e Scouts d’Europa provenienti da una ventina di nazioni europee e dal Canada. Il Papa Giovanni Paolo II indirizza un lungo messaggio di saluto e di incoraggiamento a tutti i partecipanti.
Il 26 agosto 2003 la Santa Sede, attraverso il Pontificium Consilium Pro Laicis, riconosce ufficialmente l’UIGSE-FSE come associazione di fedeli laici.
Nel 2007 un Euromoot per Rovers, Scolte e Capi sui Monti Tatra, situati fra la Slovacchia e la Polonia, celebra il 100° anniversario della nascita dello Scautismo nel mondo e rafforza i legami di fraternità europea fra le associazioni della UIGSE-FSE.